RECENSIONI DI LIBRI SULLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA
- 1986
Tema di queste recensioni
è la Repubblica Sociale Italiana. Le recensioni, inizialmente riprese
soprattutto dal mensile NUOVO FRONTE di Trieste, sono poi state integrate
anche con altre di diversa fonte, ivi compresa -talvolta- le presentazioni
di copertina. Quando si è potuto abbiamo aggiunto le immagini delle
copertine e queste sono state proposte, in attesa di recensione che non
abbiamo, anche per libri che a nostro avviso potevano rientrare in questo
soggetto.
Si fa presente che il criterio
di scelta è stato molto ampio. Talvolta trattasi anche di libri
che trattano solo marginalmentre di RSI (per esempio: foibe etc.)
o di argomenti che, per vicende storiche, in qualche modo sono con la RSI
connessi (per esempio: novità importanti anche sul ventennio fascista.
Si sta cercando di associare
ad ogni titolo le notizie presenti nel CATALOGO
IN RETE OPAC che copre tutte, quasi tutte, le
biblioteche d'Italia. Questo permetterà ai lettori di conoscere
la più vicina ubicazione accessibile della pubblicazione.
Nel corso di tale integrazione abbiamo ritenuto
di segnalare anche i titoli che risultavano presenti in OPAC al Soggetto:
"Repubblica Sociale Italiana".
L'ordine temporale di presentazione dei libri
è quello di edizione basato sul Catalogo OPAC. Se è presente
più di una registrazione in OPAC le abbiamo presentate tutte per
non omettere ogni possibile ubicazione. Se le registrazioni risultano in
anni diversi abbiamo collocato il titolo (eventuale recensione ed eventuale
copertina) nell'anno di edizione più datata, lasciando accanto anche
altre registrazioni più recenti (forse quest'ultimo criterio sarà
in futuro corretto).
Poichè molti titoli
sono sprovvisti di recensione saremo grati al lettore che vorrà
collaborare inviandoci eventuale recensione di terzi (completa di fonte)
o anche propria recensione accompagnando l'invio con proprio nome o pseudonimo.
ULTERIORI TITOLI SI POSSONO OTTENERE RICERCANDO IN OPAC CON LE PAROLE
REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA OPPURE CON LE PAROLE 1943-1945
(O ALTRO) NEL CAMPO "TUTTI I CAMPI". SE SI VOGLIONO I TITOLI
COMPLETI USARE LA VARIANTE SUTROS INVECE CHE ISBD.
1986
BERTO RICCI BERTO RICCI
I quaderni de "La Quercia" 1986
Nesi Sergio DECIMA FLOTTIGLIA NOSTRA
Mursia 1986
Mazzantini Carlo A CERCAR LA BELLA MORTE
Mondadori 1986
Ballarini Amleto L'OLOCAUSTA SCONOSCIUTA.
VITA E MORTE DI UNA CITTÀ ITALIANA
Occidentale 1986
Salvo Aldo MAL DI ROMA
Il ventaglio 1986
Turco C. Franco IL NONNO RACCONTA
Ist. Sup. Eretum 1986
Panunzio Sergio SINDACALISMO FASCISTA
Settimo Sigillo 1986
Lodovico Galli REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA.
Document inediti. Brescia 1943-45.
Zanetti Editore.
Autore: Galli,
Lodovico
ISBD: Repubblica
sociale italiana : Brescia 1943-1945 - Montichiari : Zanetti, stampa 1986
- 187 p. : ill. ; 24 cm. - La bifora (( - Prima del tit.: Documenti inediti.
Collezione: La bifora
Livellobibliografico:
Monografia
Tipodidocumento: Testo a stampa
Nomi: Galli, Lodovico
Altri titoli collegati:
[Variante del titolo] Documenti inediti Repubblica sociale italiana, Brescia
1943-1945.
Soggetti: Repubblica
sociale italiana . 1943-1945 -
Documenti
Classificazione:
945.0916 - Storia d'Italia. Periodo dellaresistenza armata e della fine
del regno,1943-1946.
Paesedipubblicazione: IT
Lingua di pubblicazione:
ita
Localizzazioni: BL0081
- Biblioteca dell'Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'eta'
contemporanea - Belluno - BL
BO0036 - Biblioteca dell'Istituto giuridico Antonio
Cicu della Facolta' di giurisprudenza dell'Universita' degli studi di Bologna
- Bologna - BO
FI0101 - Biblioteca Marucelliana - Firenze - FI
MI0162 - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani
- Milano - MI
MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano
- MI
MI0270 - Biblioteca-Archivio della Fondazione Giangiacomo
Feltrinelli - Milano - MI
MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche.
Museo del Risorgimento - Milano - MI
RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea
- Roma - RM
Codice identificativo:
IT\ICCU\UBO\0072096
Molti sono gli anni trascorsi dalla fine della seconda
guerra mondiale. Se ne sono andati lenti, ma inesorabili. A quasi mezzo
secolo da quel periodo, uno dei più drammatici della storia d'Italia,
sembrerebbe che non esistano più pagine inedite da riscoprire e
nel contempo da meditare, tanto è copiosa quella letteratura bellica,
ricca di opere librarie, uscite quasi a getto continuo a cura di studiosi
o protagonisti di quelle tragiche ore. Ma così non è. Chi
è abituato ad escursioni archivistiche trova sempre materiale di
grande interesse. Certo che lo stesso può essere ritenuto privo
di contenuto e non considerato «affascinante», per chi impera
in partiti o sette culturali. Anzi viene ritenuto controproducente, viste
le vecchie e logore direttive editoriali che tuttora abbondano in Italia.
Perchè è difficile trovare oggi lo storico, il ricercatore,
svincolato dai centri di potere, ed è sempre più facile parlare
e scrivere come «tutti». Cosi Normalmente si trattano i soliti
«argomenti» con i soliti «occhi».
Personalmente, negli ultimi anni, ho dedicato buona
parte della mia vita alla scoperta di temi sviscerati da pochi. Vuoi per
semplice conformismo o pigrizia mentale, come per paura di essere tacciati
con chissà quali epiteti. Purtroppo il lettore etichetta con fin
troppa facilità il ricercatore (ed è per questo giustificato
in quanto martellato da decenni da una sottile ed abile propaganda condotta
dai mass-media), affibbiandogli la patente di uomo di «sinistra»,
di «centro» di «destra». Logica conseguenza delle
imperanti ideologie o delle mode correnti. Si ha quasi l'impressione che
lo studioso libero che cerca di portare con disinteresse ed onestà
intellettuale anche un semplice e modesto contributo nella ricostruzione
della verità storica, sia disperso nel nulla.
Questa volta ho raccolto documenti sulla Repubblica
Sociale Italiana, reperiti nei più disparati archivi, che probabilmente
non sarebbero mai stati pubblicati, o forse addirittura andati perduti.
Ho troppo rispetto per il lettore, e soprattutto per coloro che per ragioni
anagrafiche non hanno visto e fortunatamente non sono stati coinvolti da
quegli eventi così dolorosi e tragici, per poterli commentare. Lascio
che parlino alle loro coscienze ed intelligenze.
Non mi sarebbe difficile seguire il mio istinto
e stendere alcuni giudizi. Ma compito di questa opera, è portare
alla luce scritti ufficiali consunti dal tempo, alleggeriti dalla polvere
accumulatasi in decenni, in guisa da renderli leggibili ai più.
Chissà, forse un giorno anch'io farò la «somma»
delle migliaia di pagine interessanti questo terribile biennio. Allora
ero un bambino, ed ho tuttora vivo in me il ricordo del sibilo delle sirene
dell'allarme, del lugubre rombo delle massicce formazioni di bombardieri.
E poi gli scoppi delle bombe disseminate, del bagliore dei bengala, che
ti trasformavano il buio intenso della notte in accecante chiarore. Infine
la miseria dilagante, la disperazione della gente.
Un giorno mentre giocavo con alcuni amici nella
vicina area militare in «Campo Marte», dove centinaia di cavalli
della Wehrmacht erano stati sistemati, un soldato germanico di guardia
sparò un colpo di pistola per allontanarci. A guerra finita, venni
a sapere che un giovane partigiano, ucciso successivamente per tragico
errore dagli stessi ribelli in Val Camonica, aveva tentato di avvelenare
quei quadrupedi. Ma non desidero qui raccontare la mia piccola odissea,
se non rammentare che la fine della guerra mi colse in frazione Piedeldosso
di Gussago. Quel pomeriggio d'aprile, una forte e consistente colonna motorizzata
tedesca passò nella contrada, mentre noi tutti, piccoli e grandi,
ai lati della stradina assistevamo in profondo silenzio. Oggi quella cronaca
è diventata storia, ed è oggetto delle mie riflessioni e
ricerche. Non mi rimane he augurarmi che questo nuovo lavoro sia utile
alla mia cara città, dove molto c'è ancora da scoprire, anche
perché quegli avvenimenti sono stati offuscati dalla faziosità
degli uomini. Persiste un senso di paura, di pregiudizio, di diffidenza
a parlare «liberamente» di quella lotta fratricida. Il tutto
perché non si è operato nel dopoguerra con vera ed autentica
pacificazione degli animi. Giusto mi sembra ripetere ciò che disse
Marc'Antonio nel «Giulio Cesare» di Shakespeare «Il male
che fanno gli uomini sopravvive ad essi».
NUOVO FRONTE N. 86 (1986) Lodovico Galli - Prefazione - Rubrica
"Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
Giuseppe Mugnone I RAGAZZI DI
BIR EL GOBI
pagg. 378
Ogni guerra consegna alla storia una serie
di nomi: località, battaglie, protagonisti. Servono da spunto per
ricordare interi capitoli, per ridare vita a momenti drammatici. E i nomi
sono tanti: alcuni si vorrebbe cancellarli dalla memoria, di altri si parla
troppo poco, perchè una guerra, soprattutto se conclusasi in tragedia
nazionale, lascia sempre un triste bagaglio di rancori. Così è
per l'ultimo conflitto mondiale: su molti nomi s'è posato un velo
di ingiusto oblio. Un velo però che di tanto in tanto si squarcia
e lascia campo libero alla realtà del passato, di qualsiasi colore
esso sia.
Con il suo «I ragazzi di Bir el Gobi»,
Giuseppe Mugnone ripropone una pagina di storia militare spesso dimenticata.
Nell'inferno di Bir el Gobi, dove le truppe inglesi dovettero arrestarsi
di fronte alla resistenza quasi sovrumana di un pugno di giovanissimi italiani,
Mugnone era in prima linea, volontario tra i volontari. Il suo racconto
però, forse decantato dal succedersi delle cinque edizioni del libro,
non lascia spazio all'enfasi: la carica di emozione, infatti, è
racchiusa nela pura descrizione di quanto accadde laggiù, tra le
sabbie del deserto, in Cirenaica. Il protagonista non racconta in prima
persona: osserva, annota, riferisce testimonianze. Eccessivo distacco?
No, perchè ad ogni riga si sente palpitare il cuore di chi ha vissuto
quelle ore di sangue, di chi ha creduto in quell'ideale che ha sublimato
la morte di tanti giovani. Erano ragazzi, e quando l'Italia scese in guerra
abbandonarono ogni cosa pur di essere tra i primi a mettersi al servizio
della Patria.
Non soltanto di battaglie sul campo si parla nel
libro di Mugnone, ma anche di battaglie morali, combattute dai giovani
volontari per proclamare il loro diritto ad essere inviati in prima linea.
Dovettero attendere mesi, cambiando denominazione e uniforme, passando
da momenti di esaltazione a momenti di profonda delusione e anche di ribellione:
si erano presentati con entusiasmo e invece «in alto», «a
Roma», qualcuno quasi si prendeva gioco, per inspiegabili e ancora
inspiegati motivi, della loro fede. Di ventiquattro battaglioni di volontari
che si formarono in Liguria e che completarono l'addestramento, soltanto
due partirono per il fronte dell'Africa settentrionale: formavano il reggimento
«Giovani fascisti». La prova di valore che diedero di fronte
al nemico fu la più bella risposta a chi non credeva nelle loro
qualità di combattenti.
Il valore di questi giovani è stato riconosciuto
dal nemico, ma in Italia di loro si è parlato poco: al Reggimento
ancora non è stata concessa la Bandiera. Forse che il loro sacrificio
non ha più valore dato il nome che portavano? Si è dimenticato
che avevano le stellette? Interrogativi cui non si dà ancora una
risposta.
NUOVO FRONTE N. 85 (1986) Sandro Rizzi Rubrica "Leggiamo
assieme" a cura di M. Bruno.
Vincenzo Crisafulli
QUELLA VITTORIA MANCATA
Crisafulli, Vincenzo
ISBD:
1940-43 : quella vittoria mancata / Vincenzo - [Palermo] : Libri Thule,
1986 - 105 p. ; 22 cm. - Opinioni e provocazioni
Collezione:
Opinioni e provocazioni
Livello
bibliografico: Monografia
Tipo
documento: Testo a stampa
Numeri:
Bibliografia Nazionale - 88-2945
Nomi:
Crisafulli , Vincenzo
Altri
titoli collegati: [Variante del titolo] Quella vittoria mancata
Soggetti:
Esercito italiano - Guerra mondiale 1939-1945
Classificazione:
940.540945 - STORIA MILITARE DELLA SECONDAGUERRA MONDIALE. ITALIA
Paese
di Pubblicazione: IT
Lingua
di Pubblicazione: ita
Localizzazioni:
FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
PA0064 - Biblioteca centrale
della Regione siciliana - Palermo - PA
RM0267 - Biblioteca nazionale
centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM
Codice
identificativo: IT\ICCU\CFI\0047610
L'Autore nasce a Palermo nel 1924. Scrittore,
cultore di storia contemporanea non accetta l'ipocrisia con la quale si
vuole nascondere un passato recente che rappresenta una grande pagina di
storia del popolo italiano.
Questa pagina, offuscata dal tradimento badogliano,
deve essere riportata in piena luce per essere meditata come si conviene
anche per il rispetto dovuto a chi, come combattente, ha affrontato immani
sacrifici nella sperànza della Vittoria. Con passione, l'autore,
con dovizia di riferimenti, espone le sue tesi che portano tutte al tradimento
della condotta della guerra da parte di mestatori più inclini a
servire i propri bassi interessi piuttosto che compiere il proprio dovere.
Chi ha vissuto quei giorni riscontra che quanto afferma lo scrittore è
verità. Hitler appariva irresistibile; gli Italiani, di fronte a
tanti successi, auspicavano l'entrata in guerra, certi di sedere ben presto
al tavolo della pace. Inizialmente il potenziale militare era sufficiente
per affrontare l'Inghilterra ma la grande disparità, (non quantificabile)
era l'incapacità di condurre la guerra con la stessa determinazione
dei tedeschi e degli inglesi.
Gli argomenti trattati sono molto interessanti e
la loro conoscenza può costituire un'ottima base per un approfondimento
della storia di quei giorni.
NUOVO FRONTE N. 105 (1991) Rubrica "Leggiamo assieme"
a cura di M. Bruno.
>>>Titolo
privo di Recensione
Gabrielli, Gloria
ISBD:
La defascistizzazione nella stampa della R.S.I. - [S. l. : s. n., 1986?]
(Roma : Ridolfi) - 140 p. ; 22 cm. - Quaderni della FIAP
Collezione:
Quaderni della FIAP
Livellobibliografico: Monografia
Tipodidocumento:
Testo a stampa
Nomi:
Gabrielli, Gloria
Soggetti:
REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA 1943-1945 -
Periodici
STAMPA FASCISTA - Italia
settentrionale -
1943-1945
Classificazione:
075 - GIORNALI E GIORNALISMO IN ITALIA
Paesedipubblicazione:
IT
Lingua
di pubblicazione: ita
Localizzazioni:
RA0016 - Biblioteca comunale Manfrediana - Faenza - RA
RA0030 - Biblioteca di storia
contemporanea - Ravenna - RA
RA0069 - Biblioteca dell'Istituto
storico della Resistenza - Alfonsine - RA
ISBD:
La resistenza monregalese nelle fonti - Torino : Centro Studi Partigiani
autonomi, 1986 - P. 283-328 ; 24 cm.(( - [Estratto da: Resistenza monregalese
1943-1945 / a cura di Renzo Amedeo].