Resoconto attività

2000
Resoconto attività anno 2000 (ANFCDRSI)
Resoconto commemorazione 3/4 giugno 2000 a Rovegno (AAFG)



Legenda

AAFG = Associazione Amici di Fra' Ginepro
ANFCDRSI = Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della R.S.I.




RESOCONTO ATTIVITA' ANNO 2000

a cura di Glauco Gobetti - Ass. Naz. Famiglie Caduti e Dispersi della R.S.I.
Delegazione Provinciale di Genova  - C.P.5261 - 16155 Genova Pegli


        L’anno 2000 ha visto L’A.N.F.C.D.R.S.I. raccogliersi idealmente attorno ai propri Caduti, nella continuazione della missione che ha portato ognuno di noi al ricordo ed al riconoscimento del grande sacrificio offerto dai nostri Caduti alla Patria.
Questi sono gli incontri che ci hanno visto partecipi, con i superstiti, con le famiglie, con chi crede nei nostri ideali:

- Cimitero Monumentale di Staglieno presso il Sacrario della R.S.I. nel ricordo dei nostri Caduti nelle giornate precedenti e seguenti il 25 aprile 1945. E’ il Sacrario più grande in Italia nel numero dei resti contenuti.

- La Chiesa del Gesù in Piazza Matteotti a Genova nella celebrazione del martirio delle nostre genti e di S.E. il Cav. Benito Mussolini nella commemorazione annuale del 28 aprile.

- Rovegno (Genova) presso la Colonia elioterapica dove trovarono la morte centinaia di nostri fratelli nel campo di concentramento là istituito.
Qui abbiamo avuto la brutta sorpresa di trovare la lapide commemorativa dei nostri Caduti, là posizionata nel giugno del 1994, spezzata da mani “ignote”. Grande è stato il nostro rammarico e grande è stata la nostra protesta verso le autorità costituite del Comune e della Provincia.
Con la collaborazione di tanti dei nostri associati e ex-combattenti e sostenitori siamo arrivati, tramite i giornali e le televisioni private, a far conoscere il fatto anche al di là della nostra provincia e regione.
Il Presidente della Provincia di Genova, Sig.ra Marta Vincenzi, con delibera appropriata ha finanziato la ricostituzione della lapide e la sua posa in opera che avverrà prossimamente. L’inaugurazione si effettuerà nel prossimo mese di giugno nel nostro raduno annuale alla Colonia.
Noi ci sentiamo in dovere di ringraziare la Provincia di Genova che con questo provvedimento ha sancito il nostro diritto di onorare i nostri Caduti nel rispetto e nella tutela delle leggi che governano oggi la nostra Repubblica. Siamo convinti che nessuna mano sacrilega compirà ancora quell’atto vandalico di distruzione che disonora chi lo compie e rinnova in noi l’orrore di episodi ormai legati alla Storia.

- Vigoponzo di Dernice (AL), dove 29 nostri martiri vennero massacrati in due fosse su cui ancor oggi non cresce vegetazione.
Quì, si è provveduto a inaugurare un monumento commemorativo, in ferro battuto, in prossimità delle due fosse,  con una grande croce campeggiante sul “gladio e l’alloro” delle mostrine repubblicane. Il monumento è stato offerto dal Circolo di A.N. “Venturini” di Genova Cornigliano, grande è stata la partecipazione di una gioventù che ha visto rinverdire le speranze di riconoscimento della nostra realtà.

- Nuovamente al Sacrario di Staglieno nella Commemorazione universale dei defunti il 6 novembre u.s.
In questa occasione si deve segnalare che poche volte si è notato un afflusso di persone così ampio e motivato. Grande è stata la commozione di tutti i partecipanti uniti nella Commemorazione dei nostri Caduti, e grande è stata l’unione fraterna di noi tutti finalmente uniti nel ricordo di un passato che ci ha visto anche attori partecipi e volti verso un futuro di concordia nel rinnovo dei nostri ideali.

 Un’Associazione, e ancor più un raggruppamento di persone al cui rafforzamento e al cui successo hanno concorso varie componenti: uomini e forze di diversa provenienza, di diverse quando non contrastanti qualificazioni politiche o di nessuna, forze e uomini legati a grandi tradizioni e a grandi esperienze di vita o completamente nuovi alle vicende, quando non addirittura estranei alle stesse nostre vicende storiche,  non possono non avere punti di riferimento sicuri; non guardare a valori necessariamente fermi e saldi nella coscienza di ciascuno.
Le nostre Cerimonie ci uniscono, nell’evitare che la realtà, privata di qualsiasi serio e responsabile riferimento storico e dottrinario, venga a mancare delle necessarie radici per penetrare e piantarsi saldamente nella sostanza della nostra vita nazionale e quindi nella stessa realtà storica,  economica, religiosa nella quale intende vivere ed operare.
Una forza politica senza tradizioni, e senza seri riferimenti storici non è una forza politica.
Non dobbiamo permettere che una protesta, un moto di opinione, che mutandosi in sfavorevole la contingenza favorevole che lo ha spinto rapidamente in alto, altrettanto rapidamente potrebbe portarlo ad un malaugurata diminuzione di consensi.

Grazie a tutti e arrivederci alle prossime cerimonie.


RESOCONTO COMMEMORAZIONE 3/4 GIUGNO 2000 A ROVEGNO

a cura dell'Associazione Amici di Fra' Ginepro


La manifestazione ha avuto un indubbio successo.
I partecipanti al bivacco sotto la Colonia di Rovegno erano 11, giovani e meno giovani, tutti animati da un caloroso entusiasmo che ha reso particolarmente piacevole e senz'altro cameratesca la serata e la nottata trascorse in tenda.
Dopo l'allestimento del campo, è stato preparato il fuoco per cuocere la cena alla brace e il tempo passato sotto le stelle in canti e ricordi è passato velocemente.
Domenica mattina la sveglia è suonata alle 6, e le note di "Giovinezza" hanno risuonato a gran volume davanti alla Colonia.
L'altare è stato preparato con cura, e tutto è stato predisposto per la Santa Messa.
La cerimonia è stata seguita da circa 85 persone, che hanno pregato insieme per i camerati Caduti in quel luogo oggi così suggestivo e struggente allo stesso tempo.
Infine, lo squisito pranzo che si è tenuto in un ristorante di Casanova di Rovegno è stata la degna conclusione della manifestazione.
L'unica nota che si ricorda con una certa amarezza è la distruzione, da parte di mani ignote, della lapide che era stata posta nel 1994 accanto all'ingresso della Colonia, a ricordo di tutti i nostri Caduti. Distruzione avvenuta negli stessi giorni in cui si è tenuta, a poca distanza, una commemorazione partigiana.
Pensiamo che non valga la pena di spendere molte parole su questo fatto. Gli autori si qualificano automaticamente per la loro opera, e gli atti di vigliaccheria non possono trovare posto nelle nostre cronache.
Possiamo solo dire che, tra breve, i Caduti della Colonia riavranno la loro lapide, più grande e bella di prima.
L'invito alla preghiera che da essa si diffonde indurrà nuovamente chi passa per quel luogo a rivolgere un pensiero a chi, rinunciando a diventare un sereno padre - e poi nonno - di famiglia, ha lasciato la sua vita per un ideale in cui credeva nel profondo del suo cuore.