ARGOMENTI VARI SULLA RSI |
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Italia-RSI fa parte del gruppo "Noi e la Storia" VISITATE GLI ALTRI SITI http://web.tiscali.it/RSI_ANALISI/ Un'interessantissima breve presentazione delle realtà della RSI: Ministeri e Ministri, luoghi, leggi, esercito. Il sito è di particolare interesse perchè ha cominciato a immettere i testi delle più rilevanti leggi deliberate durante la R.S.I, nonché tutti i verbali del governo R.S.I. http://digilander.libero.it/mariopellegrinetti La guerra civile in Garfagnana: le forze in campo, gli episodi, i Caduti, le testimonianze, le curiosità. www.italia-rsi.org/genova-rsi/ GENOVA-RSI il sito web della Associazione Amici di FRA' GINEPRO. I nomi e gli episodi sui Caduti in Genova della Repubblica Sociale Italiana.
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Lo scopo di queste pagine non è nutrire l'odio nè per gli ex-nemici "alleati" nè per chi divenne, per scelta o per necessità, collaborazionista di tale "alleato", ma ricordare alle presenti e future generazioni, uomini e fatti di cui nulla sanno, per i quali, un giorno non lontano, si dovranno domandare: furono dei criminali, come vorrebbe la "vulgata resistenziale", o furono patrioti animati da senso civico?
"Ci congratuliamo con l'Italia che, alla seconda settimana di guerra, si batte sempre dalla stessa parte del fronte".
Dichiarazioni di un alto Ufficiale statunitense durante la Guerra del Golfo del 1991.
STORIA IN RETE Direttore Fabio Andriola Uno degli ultimi numeri in edicola |
Nel disastro generale dell'8 Settembre successe che militari italiani in Roma, al comando del generale Solinas, si trovarono a dover difendere Roma da truppe tedesche. Da qui gli scontri di Porta San Paolo caddero numerosi soldati italiani. Di tali scontri si appropriò poi la mitologia della cosiddetta "Resistenza". Ma la verità è che il generale Solinas si riconobbe poi nella RSI e per essa militò.
Ma la vera difesa di Roma, quella contro l'invasore anglo-americano, si ebbe a partire dallo sbarco di Anzio Nettuno. La resistenza italiana per Roma fu rappresentata da numerose unità.
In:
http://www.laltraverita.it/elenco_caduti_e_dispersi.htm
è possibile consultare e scaricare tutto l'elenco dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana. Questo data base viene aggiornato ogni tre mesi.
Contiamo SEMPRE sulla VOSTRA collaborazione per rendere più precisa la nostra ricerca. Per inviarci precisazioni, integrazioni , notizie, richieste d'informazioni che riguardino l'elenco dei Caduti della RSI potete contattarci al seguente indirizzo e-mail: caduti@laltraverita Attenzione: per accordo con il gruppo di compilazione di www.laltraverita.it è stato messo in rete lo stesso Data Base nel sito www.inilossum.it Questo Data Base viene aggiornato leggermente in ritardo rispetto all'originale ma ha il pregio di essere ordinabile per nome, Provincia, etc. Cioè per tutti i criteri che in genere possono risultare utili a un ricercatore repere 2009 |
Nelle terre già occupate molti si ribellarono agli invasori ed al nuovo ordine. Ci fu chi organizzò la stampa clandestina, chi il sabotaggio, chi qualcosa di più. Tuttavia per precisa volontà del Capo di Stato della RSI non furono mai intraprese azioni atte ad innescare guerra fratricida.
dal libro MEZZOGIORNO E FASCISMO CLANDESTINO Francesco Fatica:
"E la mattina, quando s'andavano a giudicare, Necarozzo domandò messer Azzolino:
-Ove andiamo noi?
Rispuose il cavaliere:
-A pagare un debito che ci lasciarono i nostri padri."
VILLANI. La condanna a morte dei fuoriusciti ghibellini catturati da Carlo d'Angiò nel 1270.
La Repubblica Sociale Italiana ebbe, dal Settembre 1943 all'Aprile del 1945, più di un anno e mezzo di vita intensa e reale, a differenza del Regno del Sud che non ebbe possibilità nè di liberamente legiferare nè di impedire la moneta d'occupazione anglo-americana. Lo Stato Repubblicano, per metà del periodo sui due terzi d'Italia e per l'altra metà su un terzo d'Italia, si espresse non solo nelle sue Forze Armate di leva e volontarie, non solo negli eventi culturali e sportivi, non solo nello scorrere regolare dell'ufficialità burocratica, ma anche e soprattutto nella continua legiferazione, regolarmente riportata nelle Gazzette Ufficiali di Stato. E' ora di portare a conoscenza questa attività, assai poco evidenziata da certa storiografia "frou frou" che, nella manualistica scolastica, preferisce piuttosto acchiappare farfalle nella Repubblica partigiana della Val d'Ossola dal 9 Settembre al 22 Ottobre del 1944.
Accantonando le nostre originali intenzioni, sempre procrastinate, di produrre questa documentazione, per un un accordo con i curatori del sito autonomo (http://web.tiscali.it/RSI_ANALISI/) sarà ora possibile accedere a tale documentazione, anche partendo dalla nostra Antologia sulla RSI, come ad un qualunque dei nostri Capitoli.
In questo Capitolo troverete una ANALISI generale della RSI: un'interessantissima breve presentazione delle realtà della RSI, Ministeri, Ministri, luoghi, esercito e poi le principali leggi decise nella Repubblica. Eccovi il collegamento (non dimenticate che state lasciando lo spazio proprio di www.italia-rsi.org):
"Santa Gorizia le campane scioglie
e suona a gloria a darci il suo saluto
le donne ci sorridon dalle soglie
come chi trova un dolce amor perduto.
Ma i migliori di noi non son tornati
li abbiam sepolti in una fredda sera
sotto Tarnova, e dormono placati
nel sogno, avvolti dalla lor Bandiera."
Dalla Canzone del Battaglione Fulmine
Se la popolazione italiana civile fu per lo più attendista vi fu anche però una massiccia adesione al nuovo al Partito Fascista Repubblicano, 400.000 iscritti, su base volontaria e non più obbligatoria.
Tutti furono però coinvolti in indiscriminati bombardamenti, mai fermati dal Governo del Sud che collaborava con gli anglo-americani.
"3 Gennaio, 1944. Al Castello di Monfestino, in provincia di Modena, sul sagrato della chiesa, viene mitragliato da un bombardiere dei "liberatori" il bambino Vittorio Venturelli. Il fosforo lo trasformò in torcia ardente. I resti carbonizzati furono deposti nella chiesetta, presso il presepio dove il fanciullo non ancora decenne aveva recitato la poesia a Gesù: per il ritorno del babbo prigioniero di guerra."
Martirologio Italico (Della Repubblica Sociale Italiana). Volume Primo. Frà Ginepro. Associazione Amici di Frà Ginepro.
Per GLI "ALLEATI"? VA BENE, MA DI CHI ? vedi anche: ALTRI SITI IN INTERNET
Durante la guerra civile 1943-45 numerose menzogne e miti furono artatamente coltivate dalle mosche cocchiere dei vincitori. Ma...
"Nessuna menzogna giunge a invecchiare nel tempo"
Acrisio, frammento 59. Sofocle
Al termine delle "radiose giornate" del Maggio 1945 nell'Istria Dalmazia risultarono infoibate circa 10.000 persone. Da Pola, da Zara, dall'Istria e dalla Dalmazia tutta decine di migliaia di profughi, sotto la paura di essere a loro volta massacrati, cercarono rifugio in Italia. Ad Ancona furono presi a sputi, a Bologna gli fu rifiutato il cibo, a Milano furono accolti da manifesti murali che dicevano "Milano non vuole i fascisti infoibatori.....".
Ecco le storie di questi fascisti infoibatori.
Per FOIBE vedi anche: ALTRI SITI IN INTERNET
NEGATO L'OSSEQUIO A DUE VITTIME INNOCENTI Paolo Pisanò
momentaneamente eliminati dall'antologia per una ridefuinizione con l'editore:
La mattanza delle "radiose giornate" dell'Aprile Maggio 1945: quelle che qualcuno definì uno spettacolo di bassa "macelleria messicana".
LA CESSAZIONE DELLE OSTILITA’ DELLA Ia BRIGATA NERA MOBILE DI MILANO (26 APRILE 1945) Con "l' onore delle armi" e a resa avvenuta, con fucilazioni indiscriminate Marino Viganò
LA VICENDA DI VALDOBBIADENE: COME GLI ASSASSINATI VENGONO FATTI PASSARE PER ASSASSINI
Per LE "RADIOSE GIORNATE" DELLA PRIMAVERA DEL '45 vedi anche: ALTRI SITI IN INTERNET
Nei cinquant'anni del dopoguerra si è proceduto a smantellare l'idea di patria e di nazione e le istituzioni cardine come la scuola, l'esercito etc... Tutto questo con la scusa di una visione moderna del mondo ma in realtà perchè si voleva preparare l'avvento della nuova grande patria sovietica. Ma la grande patria sovietica non c'è più perchè è "fallita"; ed il sentimento di Nazione italiana è ormai fortemente in crisi. Ma le stesse persone che hanno contribuito a farci arrivare al capolinea vorrebbero riproporre un mito adatto a ricostruire la Patria. Ci propongono la Resistenza. E' la Resistenza mito unificante per la totalità degli Italiani?
Per LA "RESISTENZA": MITO UNIFICANTE PER GLI ITALIANI? vedi anche: ALTRI SITI IN INTERNET
Per ISTRIA, FIUME, DALMAZIA, VENEZIA-GIULIA vedi anche: ALTRI SITI IN INTERNET
Nei campi di prigionia delle "libere" terre dell'Egitto, della Tunisia, dell'India, della Unione Sovietica e infine negli stessi Stati Uniti d'America vennero concentrati e ricattati centinaia di migliaia di prigionieri dei fronti africani , russi ed europei e ad essi si aggiunsero i combattenti per la Repubblica fatti prigionieri. E si ebbe il meraviglioso fiorire de "I NON". I "NON", prigionieri di prima e dopo l'8 Settembre, che rifiutarono di collaborare col nemico, dovettero subire sulla loro pelle la conseguenza della loro scelta. I NON furono rimpatriati tra gli ultimi. E tra essi, tra gli ultimi rimpatriati, vi furono quelli della cosiddetta Repubblica Fascista dell'Himalaya.
Per I PRIGIONIERI NON COOPERATORI vedere anche il periodico in PDF dei reduci in rete: VOLONTA'
Coloro che risposero all'appello della RSI lo fecero sulla base di nobilissimi ideali. Uomini che, indipendentemente dalla giustezza o meno delle idee del Regime Fascista, si mossero spinti da valori universalmente riconosciuti come positivi e che erano stati accuratamente coltivati in Italia per vent'anni. Questo lo si può facilmente capire leggendo ciò che fecero e ciò che scrissero questi uomini. Molti di loro furono assassinati. Coloro sopravvissero furono epurati ed al loro posto, negli alti e medi livelli arrivarono gli uomini dell'Italia "nata dalla Resistenza".
"Voglio dunque che tu possa essere orgogliosa di me, anche e principalmente se ero con “quelli”. Sì, ero con “quelli”: ero con Mussolini, con Giovanni Gentile, con Pericle Ducati, con Goffredo Coppola, con Francesco Ercole, con Giotto Dainelli, con Marinetti."
Da Lettera a Marzia di Alberto Giovannini
Bruno De Padova
Per UOMINI vedi anche: ALTRI SITI IN INTERNET
I reduci di tale epica resistenza furono rinchiusi in campi di concentramento a Taranto, Scandicci, Coltano etc...
Uomini portatori di idee originali.
Idee che cedettero sotto il fuoco ed i bombardamenti di una strapotenza militare che nei decenni successivi avrebbe imposto un cosiddetto libero mercato, in realtà un ultraliberismo di cui vediamo già delinearsi gli effetti. Idee, però, che non implosero di per sè, come avvenne, più tardi, ad altra ideologia anticapitalista per la quale furono commessi innumerevoli delitti col solo risultato di promuovere una inutile marcia di settant'anni verso il nulla.
Per IDEE ORIGINALI vedi anche: ALTRI SITI IN INTERNET
Per L'OTTO SETTEMBRE vedi anche: ALTRI SITI IN INTERNET
A partire dall'otto Settembre nacque l'Italia alternativa a quello che fu il regime fascista. La nuova dirigenza fu rappresentata non solo dai "resistenti" in buona fede (che in nome del concetto di Patria, inculcatogli dal fascismo, ritennero di scegliere il campo filoalleato), non solo dai "resistenti" comunisti che, pure in buona fede (la "loro" fede), se fossero stati completamente padroni della situazione, ci avrebbero regalato 50 anni di democrazia sovietica imposta coi sistemi sovietici, ma anche e soprattutto dai "sedicenti partigiani" ovverosia i furbi di ogni risma, i conformisti di sempre, coloro che per portarsi a casa propria un mattone sottratto dal cantiere del bene comune, sono pronti a dichiararsi tutto ed il contrario di tutto. Più tardi qualcuno avrebbe cantato "Se la Patria è questa qua... questa Patria non mi va". C'è da meravigliarsi?
"...la Repubblica nata dalla "Resistenza" (forse era meglio abortire...), una "Resistenza" nella quale certi protagonisti commisero delitti più orrendi di coloro contro i quali combattevano, ricevendone medaglie d'oro al valor militare. Oppure furono eletti in parlamento, come accadde per Moranino, Dante Gorrieri, etc.. Una tale nascita non poteva concludersi che nel letamaio dove tutti ci stiamo dibattendo cercando di non soffocare."
Comandante Italo Tassinari, partigiano di Giustizia e Libertà.
Elenchi di Caduti sono rintracciabili da (cliccare)
"Venite con me o fratelli d'Italia, a pregare sulle fosse sconosciute! Sotto i nostri piedi non c'è un letamaio verminoso, ma un cimitero di martiri. Sia che camminiamo nella bassa emiliana, sia che ci arrampichiamo per i valichi alpini, noi posiamo i piedi e spieghiamo le ali in un paradiso di martiri"
Frà Ginepro. Da "FANCIULLI MARTIRI" Capitolo XV "Scia di sangue interminabile". Sta in "FRA' GINEPRO, IL FRANCESCANO, LO SCRITTORE, IL CAPPELLANO"
Articolo pubblicato dal famoso giornalista svizzero Gentizon su un noto settimanale elvetico nel Maggio 1945.Paul Gentizon
Per MISCELLANEA vedi anche: ALTRI SITI IN INTERNET
Cinquant'anni di stolto e scellerato comportamento antinazionale hanno condotto alla morte della Patria. Chiunque può constatare che le giovani generazioni più facilmente conoscono il numero di stelle che son sulla bandiera statunitense o indifferentemente l'età del Che Guevara al momento del suo assassinio, che non la giusta disposizione del bianco-rosso-verde all'asta o nella coccarda oppure il numero delle nostre guerre di Indipendenza. Eppure -pare oggi incredibile- una volta in Italia esisteva la Patria! L'amore ed il piacere di appartenere alla "nostra" comunità nazionale per la quale si agiva con spirito di comunità e di volontarismo sapendo che ciascuno "portava la propria pietra al cantiere". E' più facile, oggi, che ciascuno si porti a casa una pietra da qualche cantiere pubblico. Cosa è successo? Perchè è successo? Agli impacciati neosbandieratori tricoloristi di oggi, impenitenti internazionalisti di ieri (gli internazionalisti più antinazionali e autodistruttivi del mondo!), vogliamo insinuare un dubbio: non avete niente da rimproverarvi?
"Rivedo le tue mani, Tinh, quando piantano il riso
a mezz’acqua spariscono le tue veloci mani
soltanto la punta verde dello stelo affiora.
Come il riso, sotto l’acqua, sto seminando i miei anni
soltanto il futuro della mia patria affiora."
Poesia trovata su anonimo cadavere di Vietcong, recuperato nel distretto di Ben Cat, provincia di Thu Dau Mot, 4 Febbraio 1966. Sgt. Chaip
"E' motivo di particolare orgoglio per me l'aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica. Io non mi sento legato all'Italia, ma mi sento cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo unito attorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin. E' per me motivo di particolare orgoglio l'aver abbandonato la cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere dieci volte di più del migliore italiano."
Palmiro Togliatti al XVI Congresso del Partito comunista russo. Pagina 185 del resoconto stenografico del Congresso.
L'INCREDIBILE STORIA DELLA "MARCIA DELLA GIOVINEZZA". IL REGGIMENTO DEI "GIOVANI FASCISTI". I "MUSSOLINI'S BOYS" RESISTONO A BIR EL GOBI. I "FRATELLI MAGGIORI" DEI VOLONTARI IN RSI.
Per PRIMA DELL'OTTO SETTEMBRE. C'ERA UNA VOLTA LA PATRIA. DO YOU REMEMBER? vedi anche: ALTRI SITI IN INTERNET